Nel periodo finale della gravidanza le future mamme si preparano, anche psicologicamente, al momento del parto. Cresce la consapevolezza ma anche l’ansia, ci si chiedono tante cose, ad esempio se si capirà qual è il momento migliore per andare in ospedale.
La durata del travaglio, quindi delle contrazioni uterine che introducono il parto, varia da donna a donna ma anche da gravidanza a gravidanza. Puoi già aver avuto un figlio ma vivere gestazione, travaglio e parto in modo diverso rispetto alla volta precedente. Leggendo il nostro articolo, apprenderai fasi e differenze di travaglio e parto, due momenti che ricorderai per il resto della tua vita.
È chiamata così la fase di preparazione al travaglio, riconoscibile da contrazioni ritmiche, dolorose ma gestibili, della durata di due-tre ore. Di solito si manifestano in serata o di notte. Anche la fase prodromica è variabile: anticipa il travaglio di alcune ore o di qualche giorno.
Proviamo a schematizzare le fasi del travaglio, ciascuna con caratteristiche comuni per tutte le gestanti.
Sei nel momento più intenso, pronta a partorire il tuo meraviglioso bambino. Le contrazioni saranno più lente e potrai prender fiato spingendo con concentrazione. La durata del parto dipenderà dalla posizione e dalle dimensioni del nascituro, ma anche dalla tua esperienza (sei già mamma?). Dopo il parto, la fase finale sarà il “secondamento”, cioè l’espulsione di placenta e membrane.
Sei alla prima gravidanza o hai già esperienza in merito?
Nome e cognome
Email
Telefono
Continua
Aspetti un bimbo? SìNo
Qual è la data presunta del parto?
Qual è la tua città?
Qual è il nome del tuo ginecologo?
Inviando il modulo autorizzi il trattamento dei tuoi dati ai sensi dell'art. 13, D.Lgs. 23.06.2003 n. 196
Copyright © 2017 Dolcemamma.it - Note legali - Cookies policy