Professione Doula: chi è e cosa fa?

Le donne in gravidanza, talvolta, hanno bisogno di un sostegno fisico e psicologico che non riescono ad avere, o accettare, in famiglia e fra gli amici. Durante la gestazione e nel periodo post-parto, non è scontato che qualcuno possa essere presente per aiutare la neo-mamma. In questi casi si può fare ricorso alle cosiddette “Duole”.

Con la parola greca Duola, viene definita una donna che ne aiuta un’altra nel periodo della gravidanza. In Italia è una vera e propria figura professionale, certificata e disciplinata per legge.

Il ruolo della Duola

La Duola è al servizio di una donna incinta durante i 9 mesi di gravidanza, il travaglio e il periodo successivo al parto, fino al primo anno di vita del piccolo. Per rendere l’idea, può essere considerata una vera e propria “tata per mamme”. Non ha nessuna competenza sanitaria, ma fa riferimento alla sua esperienza personale di madre, dando alla gestante e al compagno dei consigli su come affrontare questo momento della loro vita. Lo fa con profonda empatia e consapevolezza, venendo incontro alle richieste della coppia. Il suo ruolo, ovviamente, cambierà se lavora con una donna alla prima gravidanza o già mamma. Presso una famiglia che ha altri figli, infatti, sarà più un sostegno utile alla gestione della vita domestica.

Durante il travaglio

Se scegli di condividere la tua esperienza genitoriale insieme a una Duola, inevitabilmente instaurerai con lei un rapporto intimo e confidenziale. Ti sarà accanto in un momento delicatissimo, quello del travaglio, assistendoti in tutti i tuoi bisogni. Alla stessa maniera aiuterà il papà, dandogli il cambio in caso di travagli molto lunghi.

Dopo la nascita

Dopo il parto inizia una nuova vita. Il piccolo che hai dato alla luce dipenderà solo da te e avrai una grande responsabilità. Le attenzioni che hai ricevuto durante la gravidanza, si sposteranno sul nuovo arrivato. La Duola, invece, si concentrerà su di te, aiutandoti a riorganizzarti.

Che ne pensi? Riusciresti ad affidarti totalmente a un’estranea durante la gravidanza?