Preparazione al parto: come prepararsi al parto dalla A alla Z

A come acquaticità:

dall’attività fisica al nuoto, dall’acquagym al rilassamento e meditazione, ma tutto rigorosamente in acqua. Per quelle donne che hanno come ambiente naturale l’acqua, ecco un’ampia rosa di scelte: infatti viene sostenuto il peso del pancione, regala una sensazione di leggerezza alla mamma e soprattutto allenta il carico sulla schiena. Viene potenziata l’attività cardiaca e respiratoria, tonificano i muscoli e rilassano appunto le articolazioni. Le varie attività in acqua sono senza rischi per quasi tutte le future mamme, tranne per chi soffre di quelle patologie che richiedono riposo assoluto (minaccia d’aborto, iposviluppo fetale, ipertensione. Chi ha problemi di varici, edemi o vene varicose dovrebbe invece espressamente astenersi dall’immergersi in acqua calda, riservata alle attività di rilassamento e meditazione.

O come omeopatia:

un grande aiuto a prepararsi al parto può arrivare dall’omeopatia, ma attenzione: mai il fai da te, sempre rivolgersi ad un professionista. Cosa fa? Aiuta i muscoli a rilassarsi e poi contrarsi efficacemente, rilassa la mente della mamma facendola arrivare tranquilla al grande evento, ammorbidisce la mucosa cervicale che deve andare incontro alla dilatazione…

P come parto attivo:

non è una moda, neanche una ricetta o una magia, si tratta di un concetto che si è andato diffondendo nell’ultimo decennio. La donna protagonista del suo parto, la donna che non subisce il dolore passivamente e che non lascia che i sanitari decidano e “partoriscano” per lei. Questi corsi di accompagnamento alla nascita generalmente sono strutturati con una parte pratica di movimento, esercizi dolci, ma soprattutto di una teorica in cui viene spiegato di volta in volta un argomento (travaglio, dolore, parto…). Si utilizzano strumenti come cartelli illustrativi, fogli, cartoncini, video, bambole, modellini… ogni strumento è buono purché sia chiaro e semplice. Alle future mamme vengono fornite informazioni, nozioni per poter decidere e poter sapere che cosa accade, il perché e il per come di tante procedure ospedaliere, le varie possibilità di parto… attraverso queste conoscenze diventano loro protagoniste indiscusse della nascita del loro bambino.

S come stretching:

una ginnastica particolare, non mirata ad aumentare i muscoli, ma a sciogliere le contratture dovute allo stress, alla stanchezza o al peso del pancione. I movimenti sono lenti e dolci per poter distendere le fasce muscolari; il tutto è accompagnato con la respirazione profonda, per garantire al meglio l’ossigenazione. Si correggono le posture sbagliate, si sciolgono i muscoli permettendo alla mamme di arrivare al momento del parto pronte per assumere le posizioni migliori per agevolare la nascita. È importante, se si vuole frequentare un corso di stretching, accertarsi che sia specifico per la gravidanza: è controindicato in caso di complicanze come minaccia d’aborto o contrazioni.

 

T come trainig autogeno:

visualizzazioni è il termine più conosciuto. È una delle tecniche più diffuse per vincere le ansie e le paure delle future mamme. Si gioca con le propria mente per visualizzare il bambino, il proprio corpo, i muscoli del parto, la nascita…
Ogni vissuto è importante perché la visualizzazione smuove in profondità la psiche. È un metodo che non comporta impegno fisico: la lezione è tenuta da specialisti che sanno accompagnare nel viaggio della visualizzazione e soprattutto sanno affrontare eventuali situazioni difficile smosse con il rilassamento profondo.

Y come yoga:

una disciplina indiana che mira all’equilibrio tra psiche e corpo, attraverso esercizi di equilibrio, rilassamento e concentrazione. Il grande aiuto che dà alle mamme è soprattutto su come comportarsi durante il parto: avere fiducia in se stesse, utilizzare il respiro come arma a proprio vantaggio. L’assumere determinate posizioni yoga provoca un po’ di disagio o sforzo: prepara le mamme al grande sforzo del travaglio. Inoltre, alcune posizioni migliorano l’elasticità delle articolazioni del bacino, facilitano l’impegno del bambino nella pelvi (quindi da assumere solo a fine gravidanza!). la lezione di yoga è un momento sabbatico, di pausa dal tran tran della vita quotidiana per regalarsi un’ora di relax, silenzio, musicoterapia, aromaterapia…

Compila il modulo e ricevi gratuitamente il libro Gravidanza in Pillole!

Nome e cognome

Email

Telefono

Continua

Inviando il modulo autorizzi il trattamento dei tuoi dati ai sensi dell'art. 13, D.Lgs. 23.06.2003 n. 196