Parto in casa: sì o no?

Per riservatezza, comodità e perché no – a volte per moda – da qualche tempo molte donne scelgono di partorire in casa. Quello che decenni fa era la regola, oggi diventa un’esperienza molto intensa da condividere con il partner, in un contesto tranquillo. Quali sono i pro e i contro?

Se l’atmosfera di un parto in casa, in effetti, è molto bella e intima, non è altrettanto sicura. Come sai già, l’ospedale garantisce personale medico e attrezzature moderne, necessari ad affrontare repentinamente qualsiasi problema. Nessuno è in grado di prevedere le possibili complicazioni di un parto, a carico del bimbo o della mamma. Partorendo a casa, di fronte a un problema o all’urgenza di un cesareo, ci si dovrebbe recare in ospedale senza perdere troppo tempo, rischiando però che sia troppo tardi.

Quando evitare il parto in casa?

A volte il parto in casa non può essere assolutamente eseguito. Succede in caso di placenta previa (quando, cioè, si è spostata nella parte bassa dell’utero), se la mamma soffre di pressione alta, quando il bebè è troppo grande, se la donna ha già partorito con un cesareo, se il bimbo è podalico.

I pro del parto in casa

Come anticipato, ci sono alcuni benefici per una donna che partorisce a casa propria. Se decidessi di farlo, saresti fra le mura domestiche, circondata dalle persone che più ami, in un contesto decisamente rilassante. Ciò ti aiuterebbe a gestire meglio il dolore. Avresti, inoltre, la certezza di essere assistita dalla tua ostetrica personale.

I contro del parto in casa

Gli aspetti negativi, però, sono maggiori. Sarà impossibile prevedere eventuali complicanze, e in quel caso chi ti assiste dovrà essere veramente veloce nell’accompagnarti in ospedale. Calcola sempre le distanze, il traffico, tutti elementi che potrebbero influire negativamente sulla risoluzione del problema. Infine, se temi il dolore, ti sarà impossibile, a casa, sottoporti a un epidurale.

Decidi tu cosa fare, considera però che alcuni ospedali possono riservarti una stanza personale. Non sarebbe casa tua, ma avresti comunque un posto un po’ più riservato, evitando al contempo di mettere a rischio la tua salute e quella del bambino.