Parto in acqua: pro e contro

Avrai già sentito parlare della possibilità di partorire in acqua. In molti, fra medici e mamme che hanno vissuto questa esperienza, la ritengono una valida alternativa al parto ordinario, meno rilassante e più doloroso. Nonostante sia praticato da circa 30 anni, il parto in acqua fa ancora discutere.

Quando scopri di essere incinta la vita e le responsabilità cambiano: non pensi più esclusivamente al tuo benessere, ma anche e soprattutto a quello del piccolo in arrivo. La scelta stessa del parto viene fatta seguendo il nuovo istinto. Comunemente, le donne, prediligono la tradizionale sala parto. Nulla però vieta loro il parto in acqua, sempre più diffuso. Quali sono i pro e i contro?

Benefici del parto in acqua

Partorire in acqua permette alla donna di rilassarsi notevolmente, sentendo meno dolore. Gli esperti sostengono che i tempi di travaglio siano più corti, e che le partorienti richiedano raramente, in questi casi, un cesareo o l’anestesia epidurale. Merito dell’acqua calda e del galleggiamento del corpo – pancione incluso – che danno più libertà di movimento, aiutando la futura mamma ad assumere posizioni comode. Galleggiando, inoltre, si favoriscono la produzione di ossitocina (ormone che stimola le contrazioni) e la circolazione del sangue.
L’immersione è un vero toccasana per la donna, che si rilassa e produce endorfine, con una conseguente riduzione del dolore. La pelle, infine, resa dall’acqua più elastica e rilassata, subisce minori lacerazioni. E il bimbo? Anche lui o lei, in base al parere degli esperti, trarrà diversi benefici dal parto in acqua: il calore del liquido sarà simile a quello del sacco amniotico, riducendo lo stress del nascituro.

Rischi del parto in acqua

Pensando al parto in acqua, è naturale chiedersi quali rischi comporti, e soprattutto se c’è la possibilità che il bimbo inali del liquido. Questa eventualità esiste, ma è rarissima. L’ostetrica lo porterà subito in superficie e il feto continuerà a respirare attraverso il cordone ombelicale, fin quando non sarà tagliato.

Quando evitare il parto in acqua

Piuttosto, ci sono alcuni casi in presenza dei quali è sconsigliato partorire in acqua:

  • Gestosi

  • Ipertensione arteriosa

  • Sofferenze fetali

  • Herpes

  • Bambino in posizione podalica

  • Parto multiplo o prematuro

  • Tossiemia o preeclampsia

Sei a favore o contro? Conosci qualcuno che ha partorito con questa tecnica?

Compila il modulo e ricevi gratuitamente il libro Gravidanza in Pillole!

Nome e cognome

Email

Telefono

Continua

Inviando il modulo autorizzi il trattamento dei tuoi dati ai sensi dell'art. 13, D.Lgs. 23.06.2003 n. 196