Miti da sfatare sull’allattamento

Sarà l’ansia a generare i più preoccupanti luoghi comuni sull’allattamento? Non lo sapremo mai, ma di certo sappiamo che si tratta di miti da sfatare. Una mamma d’esperienza non ascolta più suocere, zie, amici e parenti che si dilettano nell’interpretare le diverse fasi della prima fonte di alimentazione, ma una neomamma potrebbe esserne infastidita o entrare in crisi.

Nel nostro nuovo articolo proveremo a buttar giù alcune delle più strane dicerie sull’allattamento. Se ne conosci delle altre, segnalacele pure!

Parto cesareo? Niente latte.

Il corpo di una donna inizia a produrre latte subito dopo l’espulsione della placenta. Il modo in cui si partorisce non influisce sull’allattamento. Semmai è bene attaccare il bimbo al seno entro 30 minuti dalla nascita. In caso di cesareo dovranno essere gli assistenti sanitari ad aiutare la mamma nel farlo.

Allattare peggiora la miopia

Niente di più falso. Può succedere che in gravidanza ci sia una riduzione temporanea della vista, dovuta alla ritenzione dei liquidi. Tutto tornerà alla normalità dopo il parto, e allattare non intaccherà né miopia né altri eventuali difetti della vista della mamma.

Chi allatta ingrassa

Ad alcune mamme viene ancora consigliato di “mangiare per due” durante l’allattamento. In realtà basta restare sulle 2.000, 2.200 calorie al giorno, non è necessario strafogarsi. Le neomamme ingrassano se si nutrono male o troppo.

Bere almeno 3 litri d’acqua al giorno

Bere una buona quantità di acqua, ogni giorno, fa bene a tutti, non per questo a una neomamma va rincarata la dose! Bevi un bicchiere d’acqua prima e dopo la poppata, ma non esagerare perché non ti aiuterà a produrre più latte – come si dice in giro – anzi si potrebbe creare un ristagno di liquidi nel seno con conseguenze fastidiosissime, fra cui la formazione di un edema.

Che ne pensi? Ti sei mai fatta condizionare durante l’allattamento da un falso mito?

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