1-3 mesi: generalmente il primo mese passa inosservato, si aspetta il ritardo, si fa il test e in men che non si dica si è già nel secondo inoltrato. Come comportarsi a test positivo? Non mangiamo carne cruda, non tocchiamo la lettiera del gatto e non facciamo giardinaggio senza guanti finchè non abbiamo l’esito del test della toxoplasmosi. Riflettiamo sulla diagnosi prenatale, magari con il futuro papà, per capire quale comportamento attuare e se è sensata per noi eseguirla. Iniziamo ad indossare reggiseni morbidi,non costrittivi: il seno è la prima parte del nostro corpo ad aumentare di volume. Il nostro corpo ci impone un freno, un rallentamento: assecondiamolo!!!
4 mesi: muoviamoci dolcemente, no alla pigrizia ma neanche si alle maratone!!! Un’attività fisica adeguata alla gravidanza, magari che ci consenta di focalizzare la nostra attenzione sulla respirazione, come lo yoga. Questo faciliterà l’ossigenazione dei nostri tessuti.
5 mesi: w gli indumenti di cotone, traspiranti, o comunque fibre naturali, non sintetiche (ricordiamoci che la termoregolazione del nostro corpo in gravidanza subisce variazioni in eccesso: non copriamoci troppo!). cerchiamo biancheria intima morbida, non contenitiva, di cotone bianco ed evitiamo i salva slip perché facilitano le irritazioni e le cistiti
6 mesi: alimentiamoci correttamente, cercando cibi ricchi di fibre per tenere regolare le nostra mobilità intestinale (cibi integrali, frutta e verdura, yogurt). Mettiamoci in moto per cercare il nostro luogo per il parto, in base alle esigenze che abbiamo, magari informiamoci se è presente un corso di accompagnamento alla nascita (anche di coppia se ci può interessare). Insomma, valutiamo se prima frequentare il corso e poi scegliere il nostro ideale di luogo del parto o viceversa.
7 mesi: continuiamo a scegliere cibi buoni, in questo caso anche ricchi di ferro. Abbiamo ormai scelto la struttura del parto (o domicilio) e ci possiamo informare sulle procedure (roaming-in, epidurale…). La borsa deve iniziare comporsi: non facciamo trovare impreparate all’eventualità.
8 mesi: controlliamo pressione e albumina nelle urine. Possiamo utilizzare acqua fredda per eventualmente sgonfiare mani o piedi gonfi e migliorare la circolazione sanguigna. Si può iniziare preparare casa al rientro: porzioni di cibo pronte nel surgelatore, culla pronta, ovetto pronto all’uso, vestitini lavati, pannolini acquistati…
9 mesi: mi occupo della “coppia”, gli ultimi giorni possibili di vita a 2 devono essere speciali, non vissuti come un’attesa estenuante, ma come una fine di un capitolo. Dall’ospedale si rientra in 3 e le cose cambiano: approfittiamone! Andiamo a cena insieme, al cinema, a passeggiare… ma facciamo qualcosa insieme, solo come coppia. Naturalmente, macchina sempre con il pieno!!!
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