Come si conservano le cellule staminali

Quando si sta per diventare genitori, è bene non sottovalutare l’importanza delle cellule staminali cordonali, fondamentali nella cura di patologie gravi come leucemie, tumori e malattie autoimmuni. Subito dopo il parto, il sangue del cordone ombelicale può essere raccolto attraverso delle procedure sicure e indolori, che non danno alcun problema alla neo-mamma e al piccolo.

Vuoi saperne di più sulla conservazione delle cellule staminali? Sei sull’articolo giusto. Ti sarai chiesta se è una tecnica invasiva o dolorosa, se comporta dei rischi. Proveremo a rispondere anche a questo, nel modo più semplice.

Conservazione, anzi “crioconservazione”

Subito dopo il parto, un campione di sangue cordonale viene prelevato, raccolto e preparato alla cosiddetta crioconservazione: tecnica di conservazione che sfrutta il congelamento. Prima di ogni cosa, si aggiunge al sangue un agente crioprotettivo (di solito il dimetilsolfossido), per evitare la formazione di ghiaccio, in seguito il campione sarà inserito all’interno di un biocontainer. Quest’ultimo lo custodirà a una temperatura di 
– 196°C, grazie all’azione di azoto liquido o aeriforme.

Conservazione garantita per circa 30 anni

Grazie alla crioconservazione, vitalità e capacità delle staminali cordonali sono garantite per circa 30 anni. La custodia delle cellule è monitorata con sistemi di allarme che informano sull’eventuale variazione di temperatura dentro i biocontainer. Questi ultimi, a volte, sono persino dotati di una fonte di azoto d’emergenza, rilasciata in casi limite come i black-out.

La raccolta non è rischiosa

Come anticipato, la raccolta delle staminali contenute nel cordone ombelicale non comporta alcun rischio. Eseguita da personale ostetrico specializzato, avviene subito dopo la nascita attraverso un ago di grosso calibro, con cui si immette il sangue dentro un’apposita sacca ematica. Il campione sarà spedito in un laboratorio d’analisi e controllato, per scongiurare la presenza di sangue infetto.

Sai già come funziona in Italia? Conosci qualche mamma che ha scelto di conservare un campione di sangue del suo cordone ombelicale?

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