Allattamento artificiale pro e contro rispetto a allattamento al seno

Quando ho personalmente incominciato a dare del latte artificiale alla mia bambina, mi sono trovata parecchio in conflitto!!! Si sentono dire tante cose: i latti non sono tutti uguali, devi rispettare rigorosamente gli orari, per non parlare poi di come prepararli! Ognuno il suo metodo!! Ho fatto un po’ di ricerche su internet: neanche in questo vasto mondo della rete le informazioni combaciano! E quindi ho deciso di dare il mio contributo, basandomi sulla scientificità e soprattutto sulla logica deduttiva delle nozioni. Pronti, carta e penna alla mano…
Innanzitutto: l’allattamento al seno, ovviamente, è da preferire in assoluto, in quanto contiene tutti gli elementi nutritivi necessari e, soprattutto, digeribili per il neonato. Inoltre contiene una sostanza che nessun latte artificiale potrà mai contenere: gli anticorpi. Infatti, il latte materno è ricchissimo di una particolare classe di anticorpi, la IgA, tipiche esclusivamente del latte. Il neonato, fino ai 6 mesi circa di vita, ha un sistema immunitario immaturo per combattere i vari agenti patogeni provenienti dall’esterno: grazie agli anticorpi che la mamma passa nel latte, il neonato è “tutelato” dalle infezioni più comuni. Questo è il motivo principale per cui nessun latte potrà mai sostituire completamente quello materno.
Quando, però, l’allattamento al seno non può essere possibile (gravi malattie materne, utilizzo di particolari farmaci, malformazioni del capezzolo o del neonato oppure particolari esigenze lavorative materne…: ricordiamoci che allattare non dev’essere un obbligo, ma anche un momento piacevole di interazione madre-figlio), allora interviene il latte in polvere.

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