Alcol e fumo in gravidanza: ecco cosa dicono gli esperti

Sul tema del consumo di alcol e di sigarette durante la gravidanza ci sono pareri discordanti: qualcuno propende per lo zero assoluto, altri tollerano qualche sgarro.

Per fare chiarezza, abbiamo ripreso il parere del professor Natale dell’Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiana (AOGOI). Ve lo riportiamo qui di sotto…

“Bere alcolici e fumare in gravidanza non sono di certo aspetti che favoriscono un corretto sviluppo del feto nell’utero materno. In un caso su 1.000 (per l’alcol) e in un caso su 700 (per il fumo) il bambino può riportare danni. Fumo e alcol sono due problemi frequentemente associati, in quanto si è notato che le fumatrici sono anche donne per lo più portate a bere in modo eccessivo. Per la donna che fuma c’è un rischio aumentato di aborto, parto prematuro e bambino di basso peso alla nascita. Questo perché il fumo porta a contrazioni delle arterie e quindi a una riduzione dell’ossigenazione del bambino nell’utero. Per quanto riguarda l’alcol, si segnalano problemi di crescita e sindrome alcolica fetale, che si manifesta ogni 2.000 donne circa tra le forti bevitrici. Il bambino riporta importanti malformazioni del viso, come un impianto delle orecchie più basso del normale, un ridotto sviluppo del viso, palpebre più strette oltre a problemi di udito e deficit cardiologici.

Nelle linee guida cliniche promosse dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità si legge che “La gravidanza può costituire per un’alta percentuale di donne il trampolino di lancio verso la coorte dei non fumatori; infatti i frequenti disturbi neurovegetativi del primo trimestre comportano spesso una brusca riduzione o una cessazione del consumo di sigarette. In seguito l’allontanamento per un lungo periodo di tempo dalle attività extradomestiche, il rinato interesse per l’allattamento prolungato, la vicinanza costante del bambino per un lungo periodo, favoriscono il consolidamento della abitudine al non fumo”.

Naturalmente è tutta questione di quantità. Un bicchiere di vino ai pasti non è considerato fattore di rischio, mentre una quantità superiore fa rientrare la donna incinta nella categoria a rischio di fetopatia alcolica, anche se nella forma più leggera. Al contrario dell’alcol, le sigarette andrebbero eliminate del tutto in gravidanza. Per le forti fumatrici un margine massimo di cinque sigarette al giorno può ritenersi tollerabile e i rischi sul feto sono abbastanza ridotti. Naturalmente, prima si smette meglio è, ancora meglio se prima di iniziare la gravidanza.”

 

Alla fine, vale sempre il buon senso!

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