Mangiare durante il travaglio non è più vietato, anche se è sempre meglio chiedere al medico prima di farlo. Lo afferma uno studio eseguito lo scorso anno negli USA, presentato da un team di ricerca a un meeting annuale di anestesiologia, e in generale lo sostengono sempre più medici. Non parliamo di grandi pranzi o abbondanti cene, ma mettere un boccone sotto i denti mentre il corpo ha bisogno di tanta energia è assolutamente positivo.
I ricercatori statunitensi consigliano di mangiare qualcosa durante il travaglio, associando le richieste di calorie ed energia di una partoriente a quelle di un maratoneta. Non è stata rilevata nessuna controindicazione, anche se come detto, ogni parto è a sé ed è necessario decidere di caso in caso.
Facciamo una premessa: non è detto che durante il travaglio tu sia affamata, anzi potrebbe essere il contrario. Bere e mangiare mentre il dolore incalza non è proprio spontaneo, ma può favorire il parto, aggiungendo energia necessaria in un momento così intenso e faticoso. Nel caso in cui ne sentissi il bisogno, asseconda fame e sete chiedendo al tuo medico cosa puoi ingerire. In generale è consigliato mangiare della frutta e bere acqua, basterà a idratarti e prevenire spossatezza e mal di testa.
Il digiuno imposto durante il parto, in passato, dipendeva dal timore che la partoriente potesse incappare in una polmonite da aspirazione, in caso di anestesia. Questo problema, oggi, è stato risolto quasi del tutto, e può manifestarsi solo nelle gravidanze ad alto rischio. Sono questi i casi in cui è meglio evitare di cibarsi, ma per una gravidanza regolare sgranocchiare qualcosa durante il travaglio è più che accettabile, anzi preferibile.
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