Il tuo cucciolo parla poco, ma quando lo fa pronuncia bene le parole, o è un gran chiacchierone però usa un linguaggio tutto suo, incomprensibile? Nell’ultimo caso sta attraversando la fase della cosiddetta “lallazione”, fondamentale per prendere padronanza della sua lingua madre. Assecondalo, ripetendo le stesse parole nella forma corretta, ma non rimproverarlo: vivi insieme a lui questa tappa preziosa come se fosse un gioco!
Lallazione è una parola onomatopeica. Hai presente quando il tuo bimbo ripete le prime sillabe creando una cantilena? “Lalalalala”, “mamamama”, “tatatata” e chissà cos’altro. Di solito succede prima che compia un anno, dipende anche da quanto riuscirai a coinvolgerlo nel dialogo.
Prendi la buona abitudine, insieme al tuo partner, di parlare e leggere spesso al vostro piccolo. Fallo in maniera chiara, senza accelerare, pronunciando bene le parole in modo che possa osservare il labiale. Inizierà a “lallare” dal 5° al 10° mese, quando, secondo gli studiosi, il bambino più che comunicare desidera ascoltare la sua voce. La lallazione, in ogni modo, lascia intendere quanto un bimbo sia propenso al linguaggio. Più sarà varia la sequenza di sillabe – “mamapapatata”, ad esempio – maggiore sarà la velocità con cui il piccolo inizierà a parlare.
Preparati a qualche mese di divertente “lallazione”, la prima parola arriverà in un momento inaspettato. Fa solo attenzione che tuo figlio si sia espresso con vocalizzi entro il primo anno di vita. Se, spenta la prima candelina, non avrà ancora lallato, consulta il pediatra.
Il tuo bambino ha già iniziato a “lallare”? Raccontaci la tua esperienza.
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