Il diabete da gravidanza o diabete mellito gestazionale è un disturbo abbastanza raro, che colpisce perlopiù le donne oltre i 35 anni, a meno che la futura mamma non sia in sovrappeso. Fra le obese, infatti, è un fenomeno comune. In cosa consiste e come viene individuato?
Il ginecologo, fra le decine e decine di esami prenatali, ti inviterà a sottoporti anche alla Mini-Curva da carico di glucosio (chiamata pure “test di Carpenter” o “Oral Glucose Challenge Test”) fra la 25a e la 28a settimana di gestazione. Servirà a misurare i valori della glicemia: oltre la soglia di 140 mg/dl sarà rilevata la presenza di diabete da gravidanza.
Il diabete gestazionale può colpire anche chi non ne ha mai sofferto e non è predisposto a contrarlo per familiarità. Tutto nasce dalla placenta, che genera degli ormoni in grado di intralciare l’azione dell’insulina prodotta dal pancreas, provocando un eccesso di zuccheri nel sangue. In questi casi, il corpo si ritrova a dover affrontare una fastidiosa iperglicemia: lo farà aumentando la produzione di insulina, ma non sarà abbastanza per risolvere il problema. Questo scompenso genera il diabete da gravidanza.
Come anticipato, l’obesità è spesso causa di diabete. Sono a rischio, inoltre, le donne con familiari che ne soffrono già, perché è una malattia ereditaria.
Questa patologia, in realtà, non si manifesta con sintomi particolari. Potresti però accorgerti di:
Di solito non succede, ma dipende molto dalle future mamme. Il nascituro sarà sano se la gestante farà attenzione alla dieta, ai valori della glicemia e all’attività fisica, da non trascurare.
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