Portare il bambino nella fascia: sì o no?

Una mamma ha un solo obiettivo: dare il massimo per far stare bene il suo cucciolo. È naturale, quindi, chiedersi continuamente cosa è indicato o meno per lui, fascia porta bebè compresa! Le fasce per portare i bambini sono una modalità di trasporto antichissima, un modo comodo e tenero per andare in giro con il proprio piccolo.

Ti sarai chiesta se la fascia fa bene al bimbo e da che età è possibile usarla. In realtà, con i giusti accorgimenti, il neonato sin dai primi giorni di vita potrà solo beneficiarne: si ritroverà a stretto contatto con la mamma, ottenendo il massimo delle coccole. Ci sono dei contro? Sì, come in ogni cosa, ma solo per mamma e papà.    

I benefici delle fasce porta bebè

Indicate persino per i bambini prematuri, le fasce garantiscono al piccolo il piacevole calore della mamma e una valida posizione dal punto di vista ortopedico. È consigliabile usarle già nella prima settimana di vita del piccolo, così da abituarlo, privilegiando la posizione “a culla”. Nulla vieta, però, di acquistarla e sfruttarla quando sarà più grande.

Quali sono i contro?

Portare il bambino nella fascia potrebbe essere un po’ scomodo per mamma e papà, soprattutto all’inizio. Per garantire la sua sicurezza dovrai legare con accuratezza la fascia, apprendendo una tecnica specifica da praticare più volte, prima che sia funzionale al massimo. Impiega tutto il tempo che ti serve, anche se inizialmente sarà tanto, ti consigliamo di chiedere delucidazioni sulla legatura al rivenditore o alla tua ostetrica.

Tipologie di fasce porta bebè

Le fasce per portare i bambini sono realizzate in più materiali. Quelle classiche vengono cucite con tessuto elastico e ben solido, dalla presa sicura. In commercio ne troverai dei tipi in jersey, più leggere e da legare in maniera differente rispetto alle prime. Le sconsigliamo se il tuo piccolo e abbastanza pesante.

Hai mai usato una fascia porta bimbi? Come ti trovi?