In un articolo precedente, abbiamo parlato della gravidanza oltre il termine focalizzandoci sugli eventuali rischi per neomamma e bambino; in questo articolo affronteremo invece il tema dell´induzione del parto, strettamente collegato. Infatti, quando viene eseguita l´induzione? Solitamente, proprio in questi casi: ovvero quando si supera il termine di un tot di giorni, più o meno due settimane; non solo: anche in caso di sofferenza fetale, o di diabete per evitare che il bambino cresca troppo di dimensioni. Appurato il quando, vediamo come avviene. Come il parto, anche l´induzione ha diverse fasi: si comincia con la stimolazione manuale delle membrane della cervice e spesso basta solo questo a rilasciare prostaglandine che ne provocano poi la maturazione fino a far iniziare il travaglio. Gli altri step vengono eseguiti solo se lo step precendente non ha dato risultati: dunque si procede con l´inserimento in vagina di prostaglandine artificiali; se ancora nulla si procede a rompere le acque manualmente ed infine con la somministrazione di ossitocina. A questo punto il travaglio è assicurato!
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