Molte mamme gravide sostengono che il bimbo si muova mentre stanno ascoltando musica. Considerate che se la madre è sdraiata o rilassata i movimenti del feto sono più probabili. C’è da considerare che il volume della radio o di ascolto di un CD è spesso troppo bassa per creare delle reazioni, considerando l’isolamento acustico in cui si trova il feto. Probabilmente per creare realmente le reazioni del feto bisognerebbe ascoltare la musica ad alto volume oppure applicare un piccolo altoparlante sul ventre della madre. Questo potrebbe però comportare il rischio di daneggiare il sistema uditivo del bimbo. Non vi è nulla a sostegno della tesi che l’ascolto della musica prima della nascita porti i feti alla predisposizione artistica. Altre madri sostengono che i bimbi riconoscano la musica ascoltata durante la gravidanza anche dopo la nascita. Anche in questo caso sono stati condotti degli esperimenti: si offre al neonato la possibilità di scegliere fra due musiche, succhiando in un modo piuttosto che in un altro il succhiotto collegato a un sistema elettronico. Gli studi sono stati condotti su due gruppi di bimbi di tre giorni che dovevano esprimere la loro preferenze di fronte a due musiche, una ascoltata in gravidanza e l’altra sconosciuta. I risultati non sono stati probanti. Le frequenze più basse sembrano entrare più facilmente nel mondo sonoro del feto.
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