L’ecografia è fondamentale per il monitoraggio dell’intera gravidanza. È una tecnica diagnostica affidabilissima, soprattutto grazie alla tecnologia d’avanguardia che oggi caratterizza gli ecografi. Gli strumenti sono ottimi, ma chi li utilizza sa sempre farlo al meglio? L’ecografia, infatti, ha un senso solo se la sonda che acquisisce le immagini viene mossa in modo appropriato.
Molte donne danno per scontato che un ginecologo, proprio perché lo è, si intenda di ecografia ostetrica. Non è così, dipende semmai dagli studi eseguiti durante la sua specializzazione. Probabilmente un ginecologo che non possiede l’ecografo è molto serio, perché preferisce che solo un ecografista specializzato si occupi di monitorare e valutare lo stato di salute del nascituro. Da cosa si riconosce un buon ecografista?
Per semplificare la lettura e aiutarti a memorizzare, sintetizziamo in 4 punti le buone pratiche che lasciano individuare (coi dovuti margini di errore) un ecografista serio e affidabile.
Se anche uno di questi punti non fa parte della condotta del tuo ecografista, puoi protestare. Se si tratta di un privato, cambia medico. Se hai eseguito l’ecografia presso una struttura pubblica, puoi presentare un reclamo presso lo sportello URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) dell’ospedale, motivando per iscritto il motivo dell’insoddisfazione.
Ti è mai capitato di ricevere un’ecografia scadente? Come hai reagito?
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